lunedì 21 novembre 2011

Essenza di bergamotto ed altri profumi

Ci sono persone con cui lavori per anni, stessa scuola, stesse classi, stesso modo pratico di affrontare le cose; pensi di conoscerle bene, di saperne descrivere personalità, umore, progetti, esperienze passate e desideri futuri ma basta un momento che ti ci fermi a parlare senza la fretta che ti porta a scappare per correre appresso alle tue cose di casa che scopri passioni, pensieri esperienze che non pensavi. E’ stato così con Marcello un compagno di lavoro dal carattere mite e disponibile che ho scoperto essere un pozzo senza fine di progetti attuati ed iniziative future tutte all’insegna di un’unica passione: distillare, spremere, estrarre o fare infusioni di fiori, frutti o altri tessuti vegetali per estrarne l’essenza da utilizzare tal quale o preparare con essa distillati, vini aromatizzati, amari, decotti, infusi.
Tra le tante esperienze avute nel settore, Marcello, grazie alle sue conoscenze tecniche in agricoltura ha messo su, da oltre vent’anni, con il fratello che abita in Calabria, un laboratorio che a Brancaleone estrae l’essenza dal bergamotto.
Citrus bergamia è, infatti, un agrume di antica tradizione la cui coltivazione, viene svolta in Calabria sin dal rinascimento, periodo storico in cui si affermò l’industria dei profumi in Europa. L’acqua d’arancio e di bergamotto divennero popolari per la toilette delle dame dell’epoca insieme con l’acqua al gelsomino e alla rosa. L’origine dell’acqua di Colonia risale, invece, alla fine del 600 quando si preparava un’acqua all’essenza di bergamotto molto in voga nella borghesia europea chiamata “acqua di neroli”. Nel 1690 Paolo Feminis, emigrato dalla Calabria in Germania, presso la città di Colonia, diede inizio alla produzione di una preziosa acqua, commercializzata nel negozio di Giovanni Maria Farina con il nome di “aqua admirabilis”.
Acqua di Colonia
Era la famosa acqua di Colonia alla cui preparazione prendono parte oli essenziali di scorza di bergamotto, fiori d’arancio e di lavanda e altre sostanze aromatiche gelosamente tenute segrete. Per estrarre dalle bucce del bergamotto un litro di olio essenziale, ottenuto per raspatura delle bucce in corrente d’acqua, occorrono duecento chili di frutti, raccolti in ottobre-novembre quando cominciano a colorare. La miscela di olio essenziale ed acqua così ottenuta viene poi centrifugata per separarne l’essenza. Tutta l’essenza prodotta in Calabria, raccolta da pochi grossisti viene poi commercializzata in Francia, a Grasse, capitale europea dei profumi. Marcello da appassionato speziale mi dice che ci sono moltissime fragranze che aspettano solo di essere estratte e che ad ogni fragranza si applicano procedimenti di estrazione specifici.
La coltivazione del gelsomino (Jasminum grandiflorum) ad esempio, veniva praticata un tempo come una vera e propria produzione agricola sia in Calabria che in Sicilia, lunga la costa messinese; per estrarre il profumo dai fiori si utilizzava come sostanza assorbente una sostanza grassa come strutto o anche olio che si spalmava su delle tavole di legno cospargendovi sopra un determinato quantitativo di fiori che si lasciavano scaricare profumo per un paio di giorni; si facevano anche 30-40 passaggi con fiori sempre freschi finché il grasso completamente carico di essenza poteva essere utilizzato tal quale, come pomata profumata, o trattato in alcol per una conservazione più duratura.

distillatore: schema
Per sperimentare sempre nuove estrazioni Marcello si è comprato un distillatore casalingo (costo di un paio di centinaia di euro) con il quale preparare acque profumate, alcolati o infusioni. L’essenza di agrumi, ad esempio, può essere ottenuta immergendo fiori di arancio (è meglio di arancio amaro) in acqua per 4-5.giorni; si ottiene un’acqua aromatica di breve durata che si presta ad un uso immediato. Estraendone l’essenza con una centrifuga può essere utilizzata per preparare sciroppi o liquori. Se vogliamo una durata maggiore dell’essenza dobbiamo utilizzare l’alcol mettendo a macerare fiori d’arancio in acqua e alcol al 50% per due giorni, procedendo poi alla distillazione. Questo alcolato è meno soave della corrispondente acqua aromatica ma si conserva più a lungo. Io adoro il profumo di Cestrum nocturnum o di Murraja exotica; che forse, grazie a Marcello, riuscirò ad estrarne qualche goccia di essenza da annusare nei momenti di scoramento quotidiano? Magari!!!
Bibliografia
M. Castroreale, L'alcol, la distillazione ed i liquori, Etna Territorio n.18, 1993.

Sugli agrumi leggi anche:
Agrumi ornamentali
Cedro
Limone

4 commenti:

  1. È la prima volta che vedo una pianta di Bergamotto, anche se devo dire che non mi sono mai sbattuto per documentarmi... lo conoscevo solo per il "tè al bergamotto". Assomiglia molto a quei citrici che vendono come "mapi" ...ma immagino che siano un'altra cosa...

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  2. Ciao e ben tornato! Si, sono un’altra cosa; il Mapo è una varietà di tangelo, un agrume ottenuto come ibrido tra mandarino e pompelmo; la varietà Mapo è stata ottenuta in Sicilia presso L’Istituto Sperimentale di Agrumicoltura di Acireale ed è tra gli agrumi a maturazione più precoce essendo commercializzato già a metà ottobre. Il bergamotto non è un agrume da mangiare perché ha un gusto molto acido ed un po’ amarognolo.

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  3. L'olio essenziale di neroli è estratto dai fiori di arancio amaro e non dal bergamotto, che è un'altra cosa

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    1. Si, a stretto rigore con "olio di Neroli" ci si riferisce all'olio estratto dall'arancio amaro

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